20 dicembre 2013

Communions



Dopo gli (ormai celebri) Iceage e dopo i Lower, ecco una nuova band di Copenhagen dedita ad un post-punk darkeggiante.
I Communions suonano un po' più "pop" rispetto ai loro concittadini: in effetti, più che ai Warsaw e ai Bauahus, sembrano guardare alla wave ottantiana più melodica, ma lo fanno con occhio molto malinconico. Spicca, in particolare, l'inconfondibile cantato "depresso", vero e proprio trademark di questa "nuova ondata" scandinava.
"Cobblestones" è il loro 7'' di debutto, in uscita questo mese per la Posh Isolation, etichetta - sempre di Copenhagen - gestita da Christian Stadsgaard e Loke Rahbek (Lust For Youth, Vår).

8 dicembre 2013

Automatic Writing - nuovo EP



Ad un anno di distanza dal precedente 7'' "Falling/Continuous" tornano gli inglesi Automatic Writing, ovvero i fratelli Neave e Jamie Merrick.
"Introduction To Floating", disponibile nel solo formato digitale, conferma la loro formula a base di un synth-pop dalle tinte decisamente oscure: un bel mix tra sensualità magnetica e rumorismi al servizio della melodia. C'è anche una cover di "More Than This" dei Roxy Music, che trovate più sotto; nell'attesa di un full-length, potete ascoltare il nuovo EP sulla loro pagina Bandcamp, mentre questo è il video del brano "This Is Happening".

22 novembre 2013

M!R!M - nuovo album "Heaven"



Uscirà il prossimo 12 dicembre "Heaven", full-length d'esordio degli M!R!M, anzi "di" M!R!M dato che il progetto, inizialmente un duo, è divenuto nel frattempo l'alias del solo Iacopo Bertelli, giovane musicista lucchese di stanza a Londra da un paio di anni.
Il suo è un post-punk veloce, intimista ma dall'ampio respiro, contaminato dalla shoegaze e dalla synth-wave (uno dei brani, "Lizards", vede come ospite Nathalie Bruno dei Phosphor); la press release cita A Place To Bury Strangers e Soft Moon tra le influenze, due gruppi sicuramente indicativi della "direzione" intrapresa da M!R!M, ma il suo resta un sound molto "fresco" e personale.
A dispetto della copertina variopinta (opera dell'artista surrealista ucraina Zigendemonic), si tratta di un album di sicuro appeal per gli amanti della wave più oscura e introspettiva (a tratti davvero glaciale: l'opener "Jubilee", l'atmosferica "Liebe Machen" di cui trovate il video più sotto). E infatti il musicista è stato "intercettato" dal collettivo milanese Blue Hour, che organizzerà un suo live il prossimo 22 dicembre al Ligera di Milano.


13 novembre 2013

Cofanetto For Against a dicembre su Captured Tracks



La Captured Tracks sta "catturando" sempre più la mia attenzione: l'etichetta di Mike Sniper aka Blank Dogs ultimamente se ne è uscita con:
- "Songs From The Valley Of The Bored Teenagers", ovvero la raccolta delle registrazioni degli Earth Dies Burning, un incredibile ensemble synth punk losangelino composto da ragazzini la cui età media era intorno ai 12 anni;
- la ristampa dell'Lp delle Saâda Bonaire, duo femminile dedito ad un intrigante incrocio tra synth music e sonorità mediorientali, originariamente pubblicato nel 1984;
- il secondo lavoro degli Holograms, un comeback davvero riuscito.
Ed ora arriva la notizia dell'imminente pubblicazione, ai primi di dicembre, di un box set dei For Against, trio post-punk originario del Nebraska, contenente i loro primi tre full-length: "Echelons" (1987), "December" (1988) e "Aperture" (1993).
La ristampa avviene a oltre vent'anni dall'ultima apparizione su vinile di questi lavori: un edizione deluxe limitata a  1000 copie, dedicata a chi apprezza la wave sognante e malinconica.


20 ottobre 2013

Soviet Soviet - nuovo album in arrivo



Il prossimo 11 novembre il terzetto post-punk di Pesaro darà alle stampe (tramite l'etichetta statunitense Felte) il suo primo full-length. 
"Fate" segue una manciata di Ep, tra i quali vale la pena di segnalare lo split con i Frank (Just Frank) del 2010 e l'Ep "Summer, Jesus" dell'anno scorso, entrambi usciti su Mannequin Records.
I due brani presenti sulla pagina Bandcamp del gruppo sembrano confermare la loro formula, all'insegna di un post-punk "tirato" ma sempre molto attento alla melodia.
Il gruppo è decisamente sulla cresta dell'onda (apriranno per le due date italiane dei PIL e passeranno dagli USA a metà novembre), mentre purtroppo non sembrano essere più in attività altre due interessanti realtà italiane, musicalmente affini ai SS: i General Decay, sempre di Pesaro,e i toscani Dance For Burgess (che vedevano ai synth Francesco Lippini, attualmente attivo con il suo progetto solista techno-carpenteriano, Givda).

16 ottobre 2013

Iceage - nuovo 7'' a novembre per Matador

A qualche mese di distanza dall'ottimo "You're Nothing", il quartetto di Copenhagen torna ad incidere per l'etichetta newyorkese: questo "To The Comrades" è un 7'' che contiene su ciascuno dei due lati una cover, rispettivamente dei sudafricani Bahamutsi Drama Group (la title track) e di Sinead O'Connor ("Jackie").
Girovagando sul tubo si trova anche un altro 7'' del four-piece scandinavo, uno split live con i concittadini Lower, in cui le due giovani band si coverizzano a vicenda (qui e qui i due brani).
Per concludere, un video vero e proprio, con l'esibizione degli Iceage a La Route Du Rock, nell'attesa di poterli vedere dal vivo in una delle imminenti date italiane:
- 5 novembre a Milano, al Rocket (attenzione che pare aver cambiato location, controllate sul web);
- 6 novembre a Bologna, al Locomotiv.


29 settembre 2013

His Electro Blue Voice - Ruthless Sperm




Ultra-rock: una volta ho trovato questa definizione, in riferimento ai Germs, su di un vecchio numero di Linus, letto a scrocco nella "libreria" di una Festa dell'Unità Festa Democratica.
Ora, io non so cosa voglia esattamente dire "ultra-rock", né a quali altri gruppi si possa applicare questo termine, ma mi sembra decisamente calzante per la musica dei comaschi His Electro Blue Voice (formazione in cui milita, tra gli altri, una "vecchia conoscenza" di queste pagine, Andrea della Avant! Records).
Sono venuto a sapere di loro per la prima volta qualche anno fa su di un, anzi "sul" forum deathrock americano, e questo già diceva tutto su quanto al di là dell'oceano la vedessero lunga, fatto questo confermato dall'eclatante esordio su full-length, in uscita in questi giorni addirittura su Sub Pop (gli HEBV sono pertanto secondo gruppo italiano ad uscire su questa etichetta di culto, dopo gli psichedelici Jennifer Gentle).
"Ruthless Sperm" non smentisce quanto inciso dalla band in precedenza negli innumerevoli 7'' ed Ep: il terzetto infila nel tritatutto i Joy Division, gli Swans, il kraut-rock, i Killing Joke e chissà cos'altro ancora, e partorisce sette brani di post-punk apocalittico, che spargono il loro seme nero senza alcuna pietà, rallentando la propria corsa solo nel finale, dove l'artiglieria pesante lascia il posto ad un assalto all'arma bianca ossessivo e psichedelico.
Il disco supera di poco la mezz'ora, ma non passa mai troppo tempo prima che la mano si riavvicini al famigerato tasto "play" e la mente e il corpo si immergano nuovamente nell'universo affascinante e maledetto degli His Electro Blue Voice.
Un "esordio" di tutto rispetto (ma nessuno aveva dubbi in proposito) che ha forse l'unico difetto di essersi fatto desiderare parecchio: ma credetemi, ne è davvero valsa la pena. 
Anzi non credetemi sulla parola, Soundcloud l'hanno inventato apposta.

28 settembre 2013

SATURDAY NIGHT VIDEOS: Automatic Writing, Wonky Doll And The Echo



Synth-wave made in UK
 


Nu-wave dalla Grecia

24 settembre 2013

Holograms - Forever



Settembre è quasi finito, le foglie ormai cadute; il sole non scalda i volti al 60° parallelo.
Nuvole di fumo abbandonano, annoiate, le ciminiere e, nelle periferie di Stoccolma, giganti di cemento puntano il dito contro al cielo.
Il fragore delle chitarre adolescent(s)i spalanca le porte di “Forever”, preludio alle liriche di Andreas Lagerström che arricchisce di toni epici la voce dell’apatia, mentre basso e batteria accelerano il loro battito cardiaco.
Nel segno dei Cure, dei Joy Division e di chissà quanti altri, i quattro svedesi ritornano e la loro musica diviene “semplicemente” la musica degli Holograms.
Una volta si diceva che la prova più difficile era quella del terzo album, oggi possiamo affermare con certezza che può esserlo già il secondo: gli Holograms l’hanno superata e il loro nuovo lavoro si affianca al comeback dei danesi Iceage nella Asgard del neo-post-punk scandinavo.
Laddove i “cugini” danesi sono dei giovani guerrieri in perenne bilico tra noia e ribellione , però, gli Holograms di “Forever” sono poeti romantici dalla penna affilata come un coltello serramanico.
La Captured Tracks di Mike Sniper bene ha fatto a non farseli sfuggire e licenzia anche questo secondo lavoro, che segue di un anno l’eponimo debutto.
La copertina, un’immagine tratta da un dipinto di William-Adolphe Bouguerau, è semplicemente perfetta: il realismo dei suoi corpi avvinti è potente ed emozionante, proprio come i dieci brani di “Forever”.

Ascolta "Forever" in streaming 

23 settembre 2013

MADE IN UK: Automatic Writing



Non è un mistero il fatto che il radar dell'internet musicale sia decisamente usa-centrico; intendiamoci, sono decine e decine i gruppi statunitensi validi che transitano regolarmente dal mio player mp3 ma ecco, non dimentichiamoci di guardare ogni tanto anche al di qua dell'atlantico, oltre manica per esempio.
Oltre ai "soliti noti" Horrors, S.C.U.M. e Toy, negli ultimi anni si è sviluppato tutto un sottobosco di band meritevoli d'attenzione, spesso colpevolmente ignorate dai siti più blasonati.
E dalla capitale del Regno Unito arrivano anche gli Automatic Writing, un duo composto dai fratelli Neave e Jaimie Merrick la cui breve bio cita, non a sproposito, i Depeche Mode, il Bowie berlinese e le atmosfere dei film di David Lynch.
Io ci ho visto un po' anche i Cold Cave e i Former Ghosts, e pertanto una synth-wave dai toni "epici" e drammatici, suoni melodici e al tempo stesso potenti, manipolati con classe tipicamente "british".
"Heartbreaking slice of cinematic electro-pop" si autodefiniscono, e non ho nulla da obiettare: un gruppo su cui puntare il proprio radar, io li terrò sicuramente d'occhio!


17 settembre 2013

Bambara



Terzetto di Athens, Georgia, alquanto distante dalle coordinate sonore di REM e B-52's: i Bambara hanno molto più in comune con gli Swans, noise-rockers per eccellenza della città d'adozione del gruppo, la grande Mela.
Registrato proprio a Brooklyn, questo Dreamviolence (titolo a dir poco azzeccato), contiene tredici brani in bilico tra una rumorosa violenza cieca e il post-punk più oscuro e affascinante (ricordando a tratti l'approccio degli Iceage), esemplare in questo senso è la "Nail Polish" che trovate più sotto.
Un debutto davvero notevole, che sta garantendo alla band l'attenzione dei media (Pitchfork e co.), e l'imminente tour con gli A Place To Bury Strangers sarà senz'altro un discreto "trampolino di lancio".
Passano anche dall'Italia: al Lo Fi di Milano il 25 ottobre e all'Interzona di Verona il 26; nell'attesa, potetae ascoltare integralmente "Dreamviolence" sul loro Bandcamp.



16 settembre 2013

The Bellicose Minds



Attivi da qualche anno, ma fino ad oggi colpevolmente ignorati su queste pagine, i Bellicose Minds vengono da Portland e hanno appena pubblicato "The Spine", il loro primo full-length, che segue un eponimo ep del 2011 e una cassetta autoprodotta nel 2010.
Alla maniera di gruppi come Lost Tribe, Horror Vacui o i loro stessi concittadini Arctic Flowers, i Bellicose Minds sono tre anarchopunks innamorati della darkwave: la loro musica coniuga infatti atmosfere joydivisioniane con il dark-punk dei The Mob, con un'attenzione per la melodia che ricorda i migliori Chameleons.
In questi giorni sono in tour europeo con gli spagnoli Belgrado, ma purtroppo niente Italia: possiamo solo consolarci con lo streaming del nuovo lavoro, disponibile sulla pagina Bandcamp della band.

25 agosto 2013

[aftersun]



Un mix di shoegaze e cold wave: i newyorkesi [aftersun] descrivono in maniera efficace la loro musica: "Always Is Right Now", il loro primo full-length, è proprio così: un lavoro contraddistinto dal lento incedere e dal mood atmosferico, con vocals quasi sussurrate e chitarre in bella evidenza, in bilico tra Clan Of Xymox e Jesus And Mary Chain.
Il loro è un sound notturno ed affascinante, nel segno di una contaminazione tra generi che fa leva su di un intrigante gioco di contrasti; un "ibrido" che funziona e che lungo le otto tracce disegna panorami autunnali molto suggestivi; gli [aftersun] vengono da Brooklyn, proprio come i Dream Affair e i Bootlacks... il "dark side" della Grande Mela si sta rivelando decisamente prolifico, soprattutto a livello underground.
Il disco, al momento disponibile solo in formato digitale, è acquistabile su Bandcamp.

17 luglio 2013

Tropic Of Cancer - LP in uscita a settembre per Blackest Ever black



Tropic Of Cancer, il progetto synth-wave della musicista californiana Camella Lobo, sta per esordire con il suo primo album, "Restless Idylls", che verrà pubblicato il prossimo settembre dalla Blackest Ever Black.
Il singolo 7'' "More Alone", che avrebbe potuto fungere da "antipasto" nell'attesa del full-length, è già esaurito, e ci tocca consolarci con lo streaming su Soundcloud (più sotto).
Date anche un'occhiata a questa intervista di Michele Guerrini per Ondarock, realizzata quando Tropic Of Cancer era ancora un duo, e tenete d'occhio la pagina Facebook della Lobo, perchè è in arrivo un tour che passerà anche da queste parti.

13 luglio 2013

Sacred Bones - tre uscite ad agosto



Quest'anno, nel mese vacanziero per antonomasia, l'etichetta newyorkese non resta con le mani in mano e pubblica tre nuovi full length:
- il 6 agosto esce "Imps Of Perversion" dei noise-rockers Pop. 1280: l'atteso successore di "The Horror" è stato prodotto da Martin Bisi (già al lavoro in passato con Sonic Youth, Cop Shoot Cop e Swan) e dovrebbe proseguire il percorso tracciato dal precedente lavoro, tra rock industriale e synth analogici;
- il 20 viene pubblicato invece il primo vero e proprio full-length "ufficiale" dei Destruction Unit; inizialmente un three-piece avente nelle proprie fila, Jay Reatard ed Alicja Trout, la creatura di Ray Rousseau comprende ora nella propria formazione cinque elementi. Garage punk rumoroso e psichedelico dalle assolate lande dell'Arizona;
- in tutt'altro versante si muove il nuovo lavoro di Zola Jesus, "Versions", in uscita lo stesso giorno: nove reinterpretazioni di "classici" di ZJ (e un inedito) arrangiate per quartetto d'archi da JG Thirlwell. In questa "Avalance (Slow)" la voce di Nika Roza Danilova svetta lirica e suggestiva, "liberata" dall'impalcatura synth/pop presente nelle sue ultime registrazioni.




15 giugno 2013

Vedova Virgo - Meccanica Della Morte



A fine 2012 i toscani Vedova Virgo hanno dato un seguito all'esordio "Ectras Anemos", pubblicato originariamente nel 2009.
Il nuovo lavoro vede le coordinate sonore del gruppo spostarsi dal deathrock del primo disco ad un gothic rock di stampo britannico, che alterna passaggi potenti e veloci ad altri più lenti, in cui emerge tutto lo spleen di cui sono intrise le composizioni della formazione fiorentina. In brani come "Nuova Luce" o "Crisalide" il robusto rock gotico del gruppo incontra la wave tricolore degli eighties, altro trademark dei nostri, così come sono un loro elemento distintivo e punto di forza le lyrics in italiano, che donano personalità e immediata riconoscibilità al sound dei Vedova Virgo.
La produzione esalta i suoni del gruppo ed è molto pulita, in linea con certe produzioni metal, ed in effetti i VV in alcuni momenti sconfinano in territorio metallico ("Ultima Eclissi"). Gli amanti del deathrock troveranno invece pane per i loro denti in brani come "Megera" o la title track, dove emerge la perizia degli strumentisti, a supporto del "dialogo", come sempre efficace, tra la voce di Patrick e la chitarra di Furio.
"Meccanica Della Morte" è stato autoprodotto dal gruppo e trovate le informazioni per acquistarlo sulla pagina Facebook ufficiale dei Vedova Virgo, mentre è possibile ascoltarlo integralmente in streaming su Rockit.

13 giugno 2013

Spettro Family + Corpoparassita live @ Ligera, Milano 16 giugno 2013

Questa domenica al Ligera di via Padova 133 è di scena l' horror-synth di Spettro Family (Vade Retro Records) e, in apertura, la dark ambient dei Corpoparassita, da Alessandria.
Ingresso 5 euro, inizio concerti alle 22.45... see you there!




4 giugno 2013

Lakes - nuovo album in uscita per AVANT! Records



Lakes è l'alias dell'australiano Sean Bailey, attivo dal 2002 con questo monicker; nel corso degli anni ha pubblicato la sua musica su svariati formati, spesso autoproducendosi, e il prossimo mese di giugno la nostrana AVANT! darà alle stampe il suo quinto full-length, "Blood Of The Grove".
La musica di Lakes è un dark folk dal piglio aggressivo, ben lo descrive l'etichetta bolognese nella press release: "(....) immaginate i Death In June di Rose Clouds Of Holocaust coverizzare Hear Nothing See Nothing Say Nothing dei Discharge".
"Painted Wreath" è il primo estratto dal nuovo disco, e conferma proprio questa attitudine, in bilico tra folk medievaleggiante e post-punk battagliero. 

17 maggio 2013

Intervista agli Ivories (ex Jeunesse d'Ivoire)



Gli irripetibili anni ottanta nelle parole di chi li ha vissuti per davvero, e un presente fatto non solo di nostalgici ricordi ma anche di progetti e fermento artistico: la "Milano new wave" di Patrizia Tranchina, Danilo Carnevale e Francesco Sindaco è innanzitutto un luogo dell'anima, e come tale appartiene tanto al passato quanto al presente.
L'occasione per questa bella intervista è data dal concerto che si terrà domani, sabato 17 maggio, al FOA Boccaccio di Monza, ove gli Ivories, formazione nata dalle ceneri di Jeunesse d'Ivoire e Other Side, divideranno il palco con i britannici The Mob e alcune giovani ma agguerrite realtà tricolori.
Passato e presente legati in maniera indissolubile, dunque, nel segno di un movimento che, a trent'anni dalla sua "esplosione", continua a sprigionare scintille creative; ma lasciamo ora la parola a Patrizia e soci, e facciamoci trascinare nel "lato oscuro", o "lato B" che dir si voglia, della (fu) "Milano da bere"...

Raccontateci degli esordi dei Jeunesse d'Ivoire, come è nata la band?
Patrizia: il bassista degli Other Side, con il quale nel ‘79 avevo giá collaborato nel progetto "An Incoherent psyche" (Stefano Comazzi al basso, Fred Ventura alla batteria, Giuliano Donati alla chitarra) mi contattò per propormi di cantare con loro, dato che Danilo, cantante e chitarrista della band, aveva deciso di dedicarsi completamente al suo strumento.
Dopo queste modifiche alla line – up (tra le quali anche il successivo abbandono del gruppo da parte del batterista e la scelta di utilizzare la batteria elettronica) cambiammo anche il nome in Jeunesse d’ivoire.

Quali erano i vostri ascolti abituali all'epoca?
Tutto il post punk che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare in tempo reale (e che salti mortali per reperire i dischi…): Wire, Joy Division, Cure, Talking Heads, Siouxsie, PIL, Gang of Four, Killing Joke , Pink Military, Marquise de Sade, Television, Fall, Echo and the Bunnymen…

Si poteva parlare di una "scena" milanese, oltre che in termini di band, in termini di pubblico, locali dove suonare, ritrovi etc.?
La Milano da bere, a differenza di realtà come quelle di Firenze o del Great Complotto di Pordenone, è stata decisamente avara di opportunità per i musicisti della "nuova onda”, Milano era una città piuttosto settaria dove ognuno faceva storia a sé.
Tra i locali che ci hanno dato la possibilità di esibirci dal vivo possiamo menzionare il Viridis, l’Odissea 2001, e poi ricordo qualche sporadica iniziativa. Ad esempio, il collettivo di Piazzale Abbiategrasso e Radio Popolare che nell’82 tentarono di riunire in 2 serate al Cineteatro Cristallo quei pochi gruppi punk e new-wave della scena milanese. Pubblico complessivo poco oltre le 200-300 persone. Ovviamente non si pretende che potessero rappresentare un panorama esaustivo della scena milanese, ma dava una fotografia piuttosto chiara dello stato delle cose.
Per quanto ci riguarda siamo riusciti a suonare più che altro fuori dalla nostra provincia o addirittura oltre i confini della regione lombarda. Questo fa capire quanta poca attenzione ci fosse nella nostra città per una nuova realtà musicale che altrove stava invece avanzando in maniera più significativa.

Qualche anno fa la Spittle Records ha rilasciato la compilation "Milano New Wave 1980-83"; in che rapporti eravate con le altre band presenti su questa raccolta (Other Side, State Of Art, La Maison)?
Con gli State of Art abbiamo condiviso a lungo la sala prove, allestita nella soffitta di Stefano Tirone, ed un forte legame di amicizia... anche con i La Maison e con i 2+2=5 ci si incontrava spesso, la loro tastierista, Cha Cha Hagiwara suonò per un certo periodo le tastiere anche nel nostro gruppo. Questo legame è perdurato nel tempo, e ogni tanto ci si rincontra per andare ad ascoltare dal vivo qualche gruppo interessante.

Sempre a proposito delle altre band italiane degli anni ottanta, uno dei nomi più noti ed amati è sicuramente quello dei Diaframma; nel recente passato Patrizia è apparsa sul palco con la band di Fiumani, quale rapporto vi lega a loro? C'era un legame tra le band milanesi e le altre realtà italiane?
Isolamento quasi completo. Non esisteva internet e i contatti erano molto improbabili. Le poche notizie arrivavano attraverso l’esiguo numero di riviste musicali che incominciavano a dedicare dei piccoli spazi ai gruppi indie italiani. La scena fiorentina offriva, a realtà soffocanti come la nostra, una piccola, tuttavia importante conferma, uno spiraglio sul fatto che anche in Italia si iniziava a muovere qualcosa, una nicchia di ascoltatori cominciava ad apprezzare un genere perlopiù ritenuto "alieno".
L'unico legame che ci unì ai Diaframma dell'epoca fu la compresenza dei due gruppi nella raccolta "Body Section".
Purtroppo non ci furono contatti diretti anche se diversi brani dei Diaframma entrarono prepotentemente nelle mie playlists abituali, la colonna sonora che accompagnava quell'intenso periodo della mia vita.
Con Federico Fiumani avvenne, poco prima del concerto del 2012 al Bloom di Mezzago, uno scambio "epistolare" attraverso Facebook. In quell'occasione Federico mi invito a cantare "Siberia" nel loro live.
Per me questa cosa ha rappresentato anche una gradita opportunità: conoscere personalmente un artista "incorrotto" e molto coerente con le proprie scelte, una grande emozione che conservo ancora oggi.

Parlateci un po' degli Ivories, di quale è stato lo spunto per dare vita a questa nuova formazione e chi ne fa parte.
Patrizia: oltre a me, gli Ivories sono Danilo Carnevale, già chitarrista nei Jeunesse, e Francesco Sindaco al basso e cori, con cui ho condiviso diversi progetti musicali in passato. Siamo tutti e tre compositori, con personalità piuttosto spiccate, ma con simile passione per il post-punk in tutte le sue reincarnazioni, lungo il filo che dal 77 lo conduce fino ad oggi.
Nel 2010 Fred Ventura propose di risuonare dal vivo i pezzi apparsi sul disco “Milano New Wave” durante una serata di reunion organizzata al Tunnel di Milano.
Per quella occasione chiesi a Francesco di suonare le parti di basso delle nostre canzoni, dato che Stefano Comazzi, bassista originale, non era interessato alla cosa.
Ci trovammo subito a lavorare in sintonia e per l'occasione preparammo anche un pezzo nuovo, “Million Things Are Hung To The Sky”, il brano che abitualmente apre ormai i nostri live. E' una canzone che parla proprio di questo passato così lontano che ha segnato in maniera indelebile le nostre esistenze, un pezzo di vita che non si è mai dissolto/risolto del tutto ed è rimasto "appeso nel cielo" con tutte le connotazioni ambivalenti che questa cosa comporta.
Già dalle prime prove come Ivories ci siamo resi conto di avere molto di più da dire che non semplicemente riproporre pezzi di trent'anni fa. Dopo il concerto quindi abbiamo deciso di proseguire, partendo più da un'idea di suono e di estetica che da un vero progetto a tavolino.

Come è nato il nuovo Ep "In Between"?
La chimica fra di noi è strana. C'è sempre tensione fra melodia e rumore, passione, caos, regola.
I primi pezzi sono nati così, con strappi continui, proclami martellanti, cascate di note e disciplina kraut-rock. E le basi elettroniche in questo sono perfette, chiudono tutta questa materia in gabbie fredde e funzionali. La musica che ne risulta si può definire compressa, minacciosa.
Poi, create di getto 5-6 canzoni ci siamo resi conto di avere un tema che ricorreva spesso. L'essere sospesi a metà tra dimensioni e forze contrastanti. "In Between" appunto. È un percorso di sintesi musicale tra passato e presente che nello stesso tempo si interroga sul domani.

Ci sono delle band, nel panorama attuale (italiano e non) che hanno catturato la vostra attenzione?
Patrizia: sulla scena internazionale mi piacciono molto Savages, Warpaint, Duchess Says, Disappears, Dead Skeletons, National, Motorama…Per quanto riguarda l’Italia ascolto Diaframma e alcune cose dei Baustelle, inoltre ho trovato interessanti Starcontrol, Buzz Aldrin e Blue Willa, gruppi che vorremmo contattare e con i quali ci piacerebbe iniziare una collaborazione.
Danilo: conosco poco la scena italiana. Interessanti diverse cose del Teatro degli Orrori. Di recente non ci sono situazioni che abbiano particolarmente catturato la mia attenzione. Del panorama internazionale degli ultimi anni citerei: Radiohead, Nathan Fake, non male anche il secondo degli Horrors e gli Iceage.
Francesco: mi piacciono molto Foals, Four Tet, Boards of Canada, Fuyija & Miyagi, Battles, Tinariwen, Gonjasufi, Fever Ray… Tra i gruppi italiani ho apprezzato la musica dei Pan del diavolo.

Quali progetti hanno gli Ivories per il futuro, avete in programma di registrare un full length?
Abbiamo già una decina di pezzi praticamente finiti. In termini di creatività non abbiamo proprio problemi! Per cui, abbiamo intenzione di uscire con un prodotto completo entro l'anno.
Non sarà un concept, ma di certo il filo conduttore di cui ti parlavo prima sarà molto riconoscibile. Ci prenderemo anche qualche libertà in più, con sezioni strumentali più lunghe e qualche tinta psichedelica. Abbiamo intenzione di coinvolgere qualche ospite speciale, amici e persone che stimiamo, e utilizzare la forza evocativa delle immagini, sia dal punto di vista dell'artwork che dei video veri e propri. Crediamo che diverse canzoni nascano con una fortissima connotazione visiva, che sarebbe un peccato non sfruttare.

8 maggio 2013

Milano No Wave

Lo scorso mese di aprile, in quel di Milano, è stato piuttosto movimentato, e maggio non si preannuncia da meno:
- giovedì 9 maggio, al Circolo Arci Magnolia di Segrate, suoneranno gli Esben And The Witch; il trio indie/goth londinese ha recentemente dato alle stampe (per Matador) "Wash The Sins Not Only The Face", il loro secondo full-length;
- sabato 11 maggio al TNT un nuovo appuntamento a cura di Blue Hour e m'amo: i greci Selofan (minimal synth) e, in apertura, le Winter Severity Index (dark wave da Roma); a seguire dj set di Renè e Solitary (Ascension Magazine);
- venerdì 17 maggio la cantautrice gotica Chelsea Wolfe (LA) farà tappa al Lo Fi, in apertura i Jex Thoth (doom da San Francisco) e l'italiana Simona Gretchen;
- sabato 18 maggio, il festival anarco/deathrock di cui si accennava il mese scorso, al FOA Boccaccio di Monza, con ben cinque gruppi: The Mob (storica band anarcopunk/deathrock britannica), Horror Vacui (gothic rocker bolognesi ben noti ai lettori di queste pagine), Kalashnikov Collective (romantic punx milanesi), Ivories (Milano new wave con membri di Jeunesse D'Ivoire e Other Side) e Pioggia Nera (dark punk);
- martedì 21 maggio si ritorna al Magnolia con le Savages, band post-punk tutta al femminile, esordiente ma già molto hype, da Londra; in apertura Johnny Hostile, che è anche il fidanzato della cantante delle S. (gossip mode: off);
- sabato 25 maggio, dopo oltre un quarto di secolo, tornerò a visitare il Museo della Scienza e Tecnica di Milano: l'occasione per bissare un'amena gita con le elementari di tanti (sigh) anni fa non è il sommergibile Enrico Toti, bensì il live dei londinesi Raime, duo di dark techno / ambient che con "Quarter Turns Over A Living Line" ha realizzato uno dei miei dischi preferiti del 2012.
- infine lunedì 27 maggio Peter Murphy suonerà ai Magazzini Generali; da non perdere soprattutto se vi siete persi i Bauhaus in tour nel 2005, perchè la setlist sarà interamente dedicata al repertorio della band di Northampton.
Direi proprio che non c'è da annoiarsi...!



28 aprile 2013

Belgrado - nuovo brano [video]

Gli spagnoli Belgrado sono al  lavoro su "Siglo XXI", il successore dell'ottimo full-length "Belgrado", del 2011. 
Questo filmato è un'anteprima del nuovo album, un brano inedito di cui non si conosce ancora il titolo, registrato durante le prove del gruppo catalano nella loro saletta:


25 aprile 2013

Rock in Onda: Ondarock alla radio

Nuovo programma radio per la webzine Ondarock: "Rock in Onda", trasmesso sulle frequenze di Radio Città Aperta (a Roma Fm 88.9, per gli altri in streaming qui).
Conduce la trasmissione il direttore Claudio Fabretti; la prima puntata è dedicata a Siouxsie And The Banshees e ripercorre, in una dettagliata biografia (accompagnata da alcuni dei suoi migliori brani), la carriera della band fronteggiata da Susan Ballion.
Da non perdere le prossime puntate, incentrate su Suede e CBGB's.
Tutte le altre info le trovate su Ondarock.


14 aprile 2013

Coming



I Coming si sono formati appena sei mesi fa, in quel di Los Angeles, e si presentano come tre hardcore-kids con la passione per gruppi come Swans, Neubaten, Liars etc.
"Lonely" è il loro primo Ep, disponibile solo su cassetta (100 copie, pubblicato lo scorso primo aprile, già quasi esaurito) e in digitale.
Una intro rumorista, "Gun", funge da apripista per "Repeat": meno di due minuti per un brano di puro rock'n'roll rumoroso e oscuro, una "legnata" dark-punk senza compromessi. Gli amanti degli Iceage apprezzeranno sicuramente.
La title-track è il brano più orecchiabile del lotto: nu-wave gotica, schizoide e catchy al tempo stesso, l'ideale singolo dell'Ep. Chiude la furiosa "Slip", in bilico tra noise-rock e post-punk.
Questo debutto mostra le molteplici anime del terzetto losangelino, giovane ma dalle potenzialità indubbie: vedremo con i prossimi lavori quale strada sceglieranno, tra quelle tracciate in questo interessante nastro.



10 aprile 2013

Milano New Wave

Prendo in prestito il titolo della (bella) compilation pubblicata dalla Spittle una manciata di anni fa, per segnalare un po' di eventi che si succederanno in queste due settimane nel capoluogo meneghino.
Da tempo non segnalo con costanza i live e le serate su questo blog, vuoi perché è difficile stare dietro a tutto, vuoi perché non ho mai tempo per scrivere... fortunatamente c'è chi è molto più bravo di me in questo, e colgo l'occasione per segnalarvi appunto, se ancora non lo conoscete, il blog Intombato, che contiene - tra le varie cose - una sezione con gli eventi underground hardcore, punk, wave, etc. di Milano e zone limitrofe.
Comunque, gli appuntamenti di queste due settimane, dicevamo:
- domani, giovedì 11 aprile, ci sono i SOFT MOON di casa Captured Tracks al Teatro Franco Parenti, all'interno dell'Elita Milano Design Week Festival (con Lindstrom, John Talabot, John Grant e Rangleklods); l'evento su Facebook è qui e altre info le trovate qui;
- sabato 13 aprile al TNT suoneranno invece i franco-berlinesi VELVET CONDOM, progetto synth-wave/shoegaze passato anche dal Drop Dead Festival di Berlino; in apertura i synth di Xiu; l'evento lo trovate qui;
- mercoledì 17 aprile ci si sposta invece al Ligera di Via Padova, dove ritornano i tedeschi MONOZID, di cui ho parlato tante volte qui, in compagnia dei newyorkesi Bootblacks e dei bergamaschi Negot... Facebook;
- last but not least, anche perché questo lo organizzo con i miei soci di Night Shift, ci sono gli ULTERIOR di Londra, sempre al Ligera, domenica 21 aprile, con in apertura Words And Actions da Alessandria; l'evento lo trovate a questa pagina, e per evitare "conflitti d'interesse" lascio "la parola" a loro, più sotto...
P.s.: visto che si è parlato di "Milano New Wave", anche se è un po' più in là nel tempo, vi segnalo che in apertura a questo festivalone deathrock/anarcho/post-punk, sabato 18 maggio, suoneranno gli IVORIES, ovvero la reunion dei Jeunesse d'Ivoire, il gruppo che compariva sulla citata compilation con alcuni brani tra cui la splendida "A Gift Of Tears".





8 aprile 2013

Various Oddities: Episode 12


SOVIET SOVIET - "SUMMER, JESUS" (Mannequin)
Tornano i marchigiani Soviet Soviet con il loro energico e veloce post-punk virato al nero; il loro è un sound in grado di soddisfare sia gli amanti del goth ottantiano, sia gli aficionados dell' "indie" più oscuro (nel senso di atmosfere), tant'è che qualche mese fa, qui a Milano, sono stati scelti per aprire il live degli Horrors, in sostituzione dei defezionari SCUM.
Vinile rosso in edizione limitata di 300 copie che, purtroppo, è già sold-out. E' possibile ascoltare lo integralmente in streaming, su Soundcloud per esempio.
File under: positive punk con l'acceleratore pigiato, new grave, Placebo meets Bauhaus.




PLEASURE CURSES - "STRIPES" EP (Self Released)
Duo da Washington, suonano un vibrante post-punk sintetico: i Joy Division che incontrano la minimal wave.
La mail che mi è arrivata era molto... minimale: conteneva infatti solo una serie di link (Soundcloud, Bandcamp etc.).
Hanno lasciato che la musica parlasse per loro, e hanno fatto bene... amanti dei synth, teneteli d'occhio.




HOLY HOLE - PLAN Z (Ambient-Noise Session)
Il nome dell'etichetta/collettivo che produce questo debutto su cassetta parla chiaro: la musica degli Holy Hole (toscani di stanza a Berlino), realizzata con chitarre, voci, nastri e loops, é una dark-ambient suggestiva e inquietante.
Essenziale ma evocativa, suona come una colonna sonora generata da macchine, il classico "rumore di incubi" che turba e al tempo stessso affascina.




JONATHAN JAMES CARR  - WELL TEMPERED IGNORANCE (Field Hymns)
Jonathan James Carr è un membro del trio di elettronica psichedelica Brain Fruit, da Seattle; in questa sua prova solista ci presenta un'alternanza tra sonorità gradevoli e orecchiabili (nonostante la natura inconsueta ed eterogenea dei campionamenti utilizzati), e passaggi più caotici e bizzarri.
Un lavoro riservato sostanzialmente agli amanti del genere, gli altri lo troveranno piuttosto ostico.
File under: droni, synth free-jazz, campionamenti weird. 




BORON - THE BEIGE ALBUM (Field Hymns)
Dopo il "White Album" dei Beatles e il "Black Album" dei Metallica, ecco un album Beige. La cosa non mi stupisce più di tanto, visto che la Field Hymns di Portland ci ha abituato da tempo alle sue bizzarrie. Peraltro si tratta dell'uscita numero 28.5 della label (la numero 28 è il sopraccitato Jonathan James Carr e la 29 è Bastian Void, di cui parlo più sotto).
Come spesso accade con le release di questa etichetta, non ho la più pallida idea di chi sia il personaggio dietro a questo alias; ad ogni modo, alla realizzazione della cassetta hanno collaborato diversi musicisti, tra cui l'ottimo Adderall Canionly, artista "di casa" alla Field Hymns.
Una soundtrack inquietante, realizzata per mezzo di un'elettronica surreale, agitata qui e là da una follia dissonante.




BASTIAN VOID - FLUORESCENT BELLS (Field Hymns)
Bastian Void è l'alias di Joe Bastardo, tenutario della label "Moss Archive" che, dal 2009, analogamente alla Field Hymns, rilascia su cassetta i lavori di misconosciuti artisti elettronici e sperimentali.
Questo "Fluorescent Bells" rientra proprio in questo filone, sette brani sospesi tra fluttuazioni kosmische e ambient avvolgente. Per appassionati, ma anche per chi semplicemente vuole passare 47 minuti su un altro pianeta.



THE YOU AND WHAT ARMY FACTION - SILK 7'' (Gab Productions)
Post-rock dai forti connotati "ambientali" o ambient music suonata con le chitarre?
I greci The You And What Army Faction ricreano atmosfere cinematiche decisamente "noir" per mezzo di un noise-rock che può ricordare i Sonic Youth più cupi, a voler trovare un riferimento... davvero un bell'esordio, dall'appeal decisamente "trasversale".

30 marzo 2013

Teenangst

I Teenangst sono tre giovanissimi ucraini, di Kiev, attivi in ambito synth-wave; nonostante siano in giro - pare - da meno di un anno, hanno già avuto modo di aprire, in patria, per i live dei britannici Electricity In Our Homes e The KVB.
"Sasha Was A Fashionist" è il loro nuovo Ep, in uscita in questi giorni; la title track può ricordare i canadesi Trust e gli altri brani non sfigurerebbero in una compilation flexy-pop. Trovate l'Ep completo su Bandcamp.



9 marzo 2013

Saturday Night Videos


Ulterior - Body Hammer (live)

Nitzer Ebb - Crane (live) with fight

7 marzo 2013

Ruby Ridge



I Ruby Ridge, coppia - anche nella vita reale - di musicisti di Cambridge (dalle parti di Boston, Massachusetts) suonano una minimal wave peculiare, dagli accenni tribalistico-industriali e dal flavour decisamente psichedelico.
Aggettivi come "lisergico" o "desertico" sembrerebbero più appropriati ad un disco stoner, ma la musica del duo evoca proprio un immaginario di questo tipo, filtrato però attraverso le atmosfere magnetiche ed affascinanti tipiche delle migliori composizioni synth-etiche.
A livello di lyrics il duo pesca a piene mani dalla classica letteratura sci-fi e dall'occultismo, ma anche dal triste contesto sociale contemporaneo; "No Shade" è il lato A del loro ultimo singolo, e ci mostra il loro sound in tutto il suo fascino "elitario" e al tempo stesso accessibile... band da tenere d'occhio.

2 marzo 2013

Saturday Night Videos


Tropic Of Cancer - A Color (Room 205)
Altri video della "Room 205" qui.


Youth Code - Second Show

27 febbraio 2013

Father Murphy - nuovo brano "Cheese And Cranes"

I Father Murphy, a un anno di distanza dall'acclamato "Anyway, Your Children Will Deny It", stanno per tornare con una cassetta in uscita il prossimo aprile per la Yerevan Tapes, sub-label della bolognese Avant.
Il brano "Cheese And Cranes" è ascoltabile in streaming sulla pagina Soundcloud del gruppo noise-rock trevigiano.




26 febbraio 2013

Dream Affair - nuovo Ep

Tornano i newyorkesi Dream Affair con un nuovo Ep di sei pezzi, "From Now On", in uscita oggi in versione digitale e il 9 aprile su vinile.
La title-track si può ascoltare su Soundcloud: wave gotica che conferma le buone impressioni di "Endless Days", l'album di debutto uscito per l'italiana Avant! due anni fa.




24 febbraio 2013

Youth Code


Foto di Chad Fjerstad

Prendete l'energia dell' Ebm "old school" dei primi anni ottanta, aggiungete delle vocals distorte in puro stile harsh e infine quel tocco di industrial-rock a stelle e strisce che non guasta: la ricetta di "Destroy." Said, She" è servita.
Gli Youth Code arrivano da Los Angeles, e rileggono trent'anni di Electronic Body Music, rielaborandoli in un crossover che ammicca sì al passato, ma al tempo stesso suona più che mai "fresco" ed accattivante.
La loro demo-cassetta è stata di recente ristampata, e la potete trovare qui, nel frattempo stanno anche lavorando sul loro full-length d'esordio, che dovrebbe uscire la prossima estate per la Dais Records.

23 febbraio 2013

Saturday Night Videos


Di Mushy si è già parlato su questo blog, l'ultima volta in occasione dell'uscita dell'Ep "My Life So Far". Della title track - presente anche sull'album "Breathless" - è stato girato un video, il cui suggestivo bianco e nero ben si addice alla elegante synth-wave della musicista romana.

"Megera" è il primo singolo estratto da "Meccanica Della Morte", il secondo album dei Vedova Virgo; in questo brano il gruppo di Firenze si sposta dalle coordinate deathrock dell'esordio "Ectras Anemos" verso un potente gothic rock dai forti connotati "metallici".

18 febbraio 2013

Sonorizzazione de L'inferno eseguita dai Satan is my Brother - 1 marzo 2013


Ricevo e pubblico volentieri:

26per1, Frohike e RedBox sono orgogliosi di invitarvi alla 

Sonorizzazione de L'inferno eseguita dai Satan is my Brother

che si terrà in un luogo segreto in prov. di Varese il primo di marzo alle ore 21.30

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Il quintetto di Milano sotto Boring Machines sonorizza dal vivo un lungometraggio muto degli albori del cinema italiano, L’Inferno di Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovani (Milano Films, 1911). I gironi danteschi si intrecceranno al tappeto sonoro dei Satan Is My Brother, a cavallo tra jazz sperimentale, psichedelia, post-rock, noise ed elettronica d’avanguardia.

Il concerto si terrà venerdì 1 marzo, dalle ore 21:30, in provincia di Varese, in zona-laghi, in uno spazio privato.

Per potervi accedere, sarà quindi obbligatorio iscriversi all’evento mandando un’email con i nominativi dei partecipanti a piovegrandine@gmail.com
Successivamente, verranno date via email le indicazioni per raggiungere la location dell’evento.

Ingresso: sottoscrizione a 5,00 euro per la band.




17 febbraio 2013

Various Oddities: Episode 11

EXPO 70/ANCIENT OCEAN - SPLIT LP (NO=FI Recordings / Sound Of Cobra)
Coproduzione di NO=FI e Sound Of Cobra per questo split tra Expo 70 (Justin Wright) e Ancient Ocean (John Bohannon), due musicisti statunitensi (passati in tour anche dalla nostra penisola qualche mese fa) dediti ad un'elettronica sperimentale drone-oriented.
Occupano i due lati di questo vinile con altrettante suite: vibrante e conturbante, come un mantra cosmico, quella di Expo 70; più eterea e minimale quella di Ancient Ocean, che però a metà corsa deflagra in una sorta di caos controllato, per poi tornare a cullarsi nelle acque tranquille di un lago sotterraneo nel finale.
Quaranta minuti di ambient-music per cosmonauti in ascetica contemplazione.






ADAMENNON-BETA - THE NIGHTSESSIONS (Hypershape)
Ancora droni, ma qui non c'è nessuna stella o satellite che possa rischiarare un cielo che resta nerissimo, e al massimo tollera il grigio di qualche nuvola minacciosa.
Questo Ep è il risultato della collaborazione tra Adamennon Adam Van Maledict), prolifico musicista attivo in territori dark/doom/ambient e Beta (Michele Basso),  ovvero il progetto solista del frontman di Viscera, The Drop Machine e Malasangre (nonchè tenutario dell'etichetta che pubblica questo disco).
Dark anzi "black" ambient, ovvero l'espressione dell'oscurità in musica: minimale ma non asettica, "The Nightsessions" suona come la soundtrack di una notte disperata e senza luce... un'oscurità che era sicuramente il target principale di questi due musicisti, un obiettivo pertanto centrato in pieno.
In coda ci sono anche due remix: quello di Noisepsalm è più synth-etico, mentre quello di Nux Vomica declina in veste rumorista gli incubi sonori di Adamennon e Beta.



YVES MALONE - THE ECHO PEOPLE (Self released)
Questo "The Echo People" sarebbe la colona sonora di un film del 1986, di cui dovrebbe essere rilasciata a breve la versione in DVD da parte della Satin Press.
Uso il condizionale perchè non ho trovato traccia in rete nè del lungometraggio, nè dell'uscita su supporto ottico... mi viene pertanto il dubbio che si tratti di un'operazione retromaniaco-synthetica.
Il risultato è a metà strada tra una soundtrack carpenteriana e una tipica uscita della Field Hymns di Portland: se vi piace l'elettronica eighties con un tocco di bizzarria (che non guasta), non fatevi sfuggire "The Echo People".



Tornano anche i Monozid da Lipsia, tra le band più sincere e appassionate della scena post-punk degli anni zero.
Nel nuovo lavoro il punk funk si insidia tra le pieghe della loro musica e, complici anche le efficaci tastiere., segna un'ulteriore evoluzione del loro ombroso sound, producendo uno stile decisamente rinnovato rispetto ai precedenti lavori. 
Affascinanti questi Monozid 2.0; ne hanno fatta di strada, e ne faranno ancora... in tutti i sensi: a breve saranno infatti in tour in tutta Europa e qui potete vedere se passeranno anche dalle vostre parti. Un ottimo ritorno. 
P.s: l'album è scaricabile gratuitamente, per volontà della band, qui. (Qui invece trovate la precedente discografia, sempre in free download). Se volete acquistarlo, infine, il link è questo.


MUSHY FEAT. A.R.KANE - MY LIFE SO FAR EP (Mannequin Records)
Ep di quattro brani per Mushy, la talentuosa musicista elettronica "lanciata" dalla Mannequin Records nel 2011 con l'album "Faded Heart".
"My Life So Far", estratta dal prossimo Lp, "Breathless", ci viene presentata in tre versioni; ai synth troviamo lo stesso Alessandro "Newclear Waves" Adriani di casa Mannequin mentre gli A.R.Kane, storico gruppo dreampop di casa 4AD, collaborano alla realizzazione di una delle versioni del pezzo.
La classe e l'eleganza formale sono i tratti distintivi di Mushy, e l'Ep è sicuramente consigliato a chi vuole farsi cullare da una synth-wave avvolgente e suonata con maestria.
Un interessante "antipasto" in attesa del comeback su full-length.



BLACK LIGHT WHITE LIGHT - INFRARED DAYLIGHT (Record Records)
Continua ad arrivare materiale psichedelico, dopo l'orgia dell'ultimo appuntamento: i Black Light White Light vengono da Copenhagen, ma non hanno niente a che fare con la "New Way Of Danish Fuck You".
Il loro è invece un rock a tratti lisergico, dalle sfumature alternative anni novanta, molto "pop" nel senso migliore del termine: decisamente attento alla melodia senza per questo suonare banale o scontato. E' materia che potrebbe interessare i fan delle band che i nostri hanno già accompagnato in tour: Telescopes, Crocodiles, Crystal Antlers etc.
"Infrared Daylight" è il loro primo album e risale all'estate del 2011, su Soundcloud è disponibile lo streaming integrale.

NIENTE EMBED, PER ASCOLTARE L'ALBUM CLICCATE QUI