8 aprile 2013

Various Oddities: Episode 12


SOVIET SOVIET - "SUMMER, JESUS" (Mannequin)
Tornano i marchigiani Soviet Soviet con il loro energico e veloce post-punk virato al nero; il loro è un sound in grado di soddisfare sia gli amanti del goth ottantiano, sia gli aficionados dell' "indie" più oscuro (nel senso di atmosfere), tant'è che qualche mese fa, qui a Milano, sono stati scelti per aprire il live degli Horrors, in sostituzione dei defezionari SCUM.
Vinile rosso in edizione limitata di 300 copie che, purtroppo, è già sold-out. E' possibile ascoltare lo integralmente in streaming, su Soundcloud per esempio.
File under: positive punk con l'acceleratore pigiato, new grave, Placebo meets Bauhaus.




PLEASURE CURSES - "STRIPES" EP (Self Released)
Duo da Washington, suonano un vibrante post-punk sintetico: i Joy Division che incontrano la minimal wave.
La mail che mi è arrivata era molto... minimale: conteneva infatti solo una serie di link (Soundcloud, Bandcamp etc.).
Hanno lasciato che la musica parlasse per loro, e hanno fatto bene... amanti dei synth, teneteli d'occhio.




HOLY HOLE - PLAN Z (Ambient-Noise Session)
Il nome dell'etichetta/collettivo che produce questo debutto su cassetta parla chiaro: la musica degli Holy Hole (toscani di stanza a Berlino), realizzata con chitarre, voci, nastri e loops, é una dark-ambient suggestiva e inquietante.
Essenziale ma evocativa, suona come una colonna sonora generata da macchine, il classico "rumore di incubi" che turba e al tempo stessso affascina.




JONATHAN JAMES CARR  - WELL TEMPERED IGNORANCE (Field Hymns)
Jonathan James Carr è un membro del trio di elettronica psichedelica Brain Fruit, da Seattle; in questa sua prova solista ci presenta un'alternanza tra sonorità gradevoli e orecchiabili (nonostante la natura inconsueta ed eterogenea dei campionamenti utilizzati), e passaggi più caotici e bizzarri.
Un lavoro riservato sostanzialmente agli amanti del genere, gli altri lo troveranno piuttosto ostico.
File under: droni, synth free-jazz, campionamenti weird. 




BORON - THE BEIGE ALBUM (Field Hymns)
Dopo il "White Album" dei Beatles e il "Black Album" dei Metallica, ecco un album Beige. La cosa non mi stupisce più di tanto, visto che la Field Hymns di Portland ci ha abituato da tempo alle sue bizzarrie. Peraltro si tratta dell'uscita numero 28.5 della label (la numero 28 è il sopraccitato Jonathan James Carr e la 29 è Bastian Void, di cui parlo più sotto).
Come spesso accade con le release di questa etichetta, non ho la più pallida idea di chi sia il personaggio dietro a questo alias; ad ogni modo, alla realizzazione della cassetta hanno collaborato diversi musicisti, tra cui l'ottimo Adderall Canionly, artista "di casa" alla Field Hymns.
Una soundtrack inquietante, realizzata per mezzo di un'elettronica surreale, agitata qui e là da una follia dissonante.




BASTIAN VOID - FLUORESCENT BELLS (Field Hymns)
Bastian Void è l'alias di Joe Bastardo, tenutario della label "Moss Archive" che, dal 2009, analogamente alla Field Hymns, rilascia su cassetta i lavori di misconosciuti artisti elettronici e sperimentali.
Questo "Fluorescent Bells" rientra proprio in questo filone, sette brani sospesi tra fluttuazioni kosmische e ambient avvolgente. Per appassionati, ma anche per chi semplicemente vuole passare 47 minuti su un altro pianeta.



THE YOU AND WHAT ARMY FACTION - SILK 7'' (Gab Productions)
Post-rock dai forti connotati "ambientali" o ambient music suonata con le chitarre?
I greci The You And What Army Faction ricreano atmosfere cinematiche decisamente "noir" per mezzo di un noise-rock che può ricordare i Sonic Youth più cupi, a voler trovare un riferimento... davvero un bell'esordio, dall'appeal decisamente "trasversale".

0 commenti: