26 giugno 2014

Infidel



Sette brani di solido dark punk ibridato con il gothic rock: si potrebbe riassumere così il demo di questi quattro canadesi che confezionano un perfetto mix tra sonorità oscure ed energia punk, in maniera non dissimile da quanto fatto, ad esempio, dai bolognesi Horror Vacui.
La band comprende membri della scena hardcore di Vancouver, già coinvolti in progetti come Systematik (furioso combo d-beat, con all'attivo un Lp su Deranged Records) e Woolworm (che suonano invece un melodico e malinconico indie-rock): non stupisce pertanto la convivenza di diverse anime nel sound degli Infidel.
E' possibile acquistare il demo su Bandcamp (in formato digitale) oppure su cassetta, scrivendo alla band.


11 giugno 2014

White Hex - nuovo singolo "Sisters"



Gli australiani White Hex, ovvero Jimi Kritzler (Slug Guts) e Tara Green, stanno per dare un successore a "Heat", l'ottimo Ep d'esordio uscito su Avant! Records un paio di anni fa.
"Gold Nights", a giudicare dai tre singoli finora rilasciati ("Gold", "Paradise" e questa "Sisters"), promette coordinate stilistiche in linea con il precedente lavoro - e pertanto una synth/darkwave minimale dai tratti molto personali - ma anche aperture verso un orizzonte sonoro più ampio, che lima in parte i contorni più cupi delle melodie di Heat per abbracciare nuove reminiscenze eighties nel segno di affascinanti danze meccaniche.
L'album esce il 24 giugno, grazie a due etichette: Felte Records (per il mercato europeo e statunitense) e IT Records (per l'Australia e la Nuova Zelanda).

7 giugno 2014

Institute



La canadese Deranged Records (label con l'obiettivo puntato sull'hardcore punk più oltranzista) dà sul suo sito la definizione più calzante per il sound degli Institute: "...Institute leans to the punk side of post-punk". 
Ed in effetti ascoltando le sei tracce dell'Ep di debutto vengono alla mente band come i Joy Division quando si chiamavano Warsaw, o i Death In June quando si chiamavano Crisis; il loro sound non dispiacerà nemmeno agli amanti dell'anarcopunk più "oscuro".
I membri degli Institute provengono loro stessi da due band (Wiccans e Glue) della scena hc di Austin, Texas, e questo Ep è l'ennesimo, ottimo esempio di deathrock suonato da punx, alla maniera di gruppi come Lost Tribe, Deathcharge o i nostrani Horror Vacui.
Proprio ieri è uscito un 7'' per la Katorga Works, "Giddy Boys":

4 giugno 2014

NUN - Nun (2014, Avant! Records / Aarght Records)



Nel "lotto" di promo inoltratomi dalla Avant! Records, oltre a Contrepoison e allo split tra Sangue De Muerdago e Novemthree (ne parlerò su Ondarock), c'era anche il full-length di debutto degli australiani NUN.
La scena di Melbourne si conferma essere piuttosto vivace: la sola etichetta bolognese ha già due band locali in catalogo, ovvero il duo darkwave White Hex (in arrivo un nuovo album per Felte/IT Records) e Lakes, la creatura neofolk di Sean Bailey.
Attivi da fine 2011, i NUN hanno condiviso più volte il palco con queste due realtà, con le quali hanno in comune sicuramente le atmosfere "oscure", gotiche; differente è però la formula con cui viene proposta la loro musica, squisitamente synth-oriented.
Nei dieci capitoli di "Nun" convivono diverse anime, racchiuse tra il drone roccioso di "Immersion II" e il rumorismo wave di "In Blood": brani come "Evoke The Sleep" e "Suppress Electricity", ad esempio, portano alla mente una versione dancey del deathrock sintetico delle mitiche Subtonix, mentre in "Kino", teutonica già dal titolo, emerge lo spettro delle Malaria e della Berlino Ovest ottantiana.
L'irresistibile connubio tra synthpunk e goth pop produce omaggi al sensitivo Uri Geller e al regista David Cronenberg; il cinema l'horror è peraltro una delle passioni e delle influenze tematiche principali per il combo australiano, che ama anche Carpenter e gli horror britannici dei 70s.
Una simile eterogeneità non è però sinonimo di mancanza di coesione: il tutto è amalgamato alla perfezione grazie alla voce di Jenny Branagan, impetuosa, magnetica protagonista, e al "tappeto" di synth che confeziona un rock'n'roll elettronico vibrante e pulsante, memore del minimalismo e delle "ripetizioni" dei Suicide ma arricchito appunto dalle "visioni" personali di questi quattro punk australiani.